L’Arnica è una pianta medicinale originaria delle zone alpine. Le sue proprietà in ambito curativo sono ormai conclamate, anche se pochi sanno che questa specie, se ingerita, è velenosa per il nostro organismo. Un rimedio naturale, quindi, che va impiegato con cura. L’Arnica, il cui nome scientifico è Arnica Montana L., appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Si tratta di un’erba officinale perenne, dal fusto eretto, che può raggiungere un’altezza di circa 60 centimetri. Alle estremità presenta dei fiori di colore giallo-arancio, dal profumo gradevole, che sbocciano nel periodo estivo (indicativamente tra giugno e agosto).
Dalle origini montane, l’arnica cresce principalmente su prati e pascoli delle aree alpine, comunque tra i 500 e i 2200 metri d’altitudine. Quando la si incontra bisogna evitare di ingerirla, perché velenosa, e ricordarsi che, se assunta a forti dosi, può perfino causare tachicardia e paralisi.
PROPRIETÀ ED UTILIZZO
L’arnica viene impiegata in fitoterapia come rimedio contro i disturbi articolari, gli ematomi, le flebiti, le distorsioni o le punture di insetto. Disponibile soprattutto sotto forma di cerotti, pomate o tinture, l’Arnica Montana presenta quattro proprietà principali:
• Antireumatiche;
• Antisettiche (quando sono presenti ferite);
• Antinevralgiche;
• Antiflogistiche.
Per questo viene utilizzata dagli sportivi in caso di contratture muscolari e problematiche imputabili alle articolazioni.