È un albero sempreverde alto fino a 25 metri (negli esemplari molto vecchi può raggiungere i 50 metri). Assai diffuso in Toscana. Originario dei paesi del Mediterraneo orientale e dell’Asia minore.
Vi sono due varietà che differiscono tra loro nel portamento: la prima, ha rami orizzontali o quasi a chioma ovale, più frequente nelle specie spontanee; la seconda ha rami eretti e con chioma conico-piramidale (var. piramidalis) che deriva da selezioni operate in tempi assai remoti ed è la forma coltivata a scopo ornamentale. La prima è nota come cipresso femmina, la seconda come cipresso maschio.
I ramoscelli terminali molto sottili portano foglie assai piccole ridotte a squame subtriangolari opposte a due a due, il loro colore è verde molto scuro e sulla superficie dorsale hanno una ghiandola resinifera.
Il cipresso è monoico. I fiori sono declini, cioè nella stessa pianta vi sono infiorescenza formate solo da fiori maschili e infiorescenze composte da soli fiori femminili, il frutto detto globulo è formato dalle brattee e dall’infiorescenza femminile che si trasformano in squame legnose. Maturo dopo due anni, diviene legnoso e di colore rosso-bruno; le squame si aprono per permettere la fuoriuscita dei semi alati.
PROPRIETÀ ED UTILIZZO
Astringente (tannini), antisettica (essenza), migliora la circolazione venosa e mostra un’azione protettiva sui capillari (leucoantociani).
Le foglie relativamente ricche di olio essenziale hanno proprietà balsamiche ed espettoranti, emostatiche ed antipiretiche. La resina che si raccoglie da incisione sul tronco o che cola naturalmente, favorisce la maturazione degli ascessi ed è un ottimo cicatrizzante di ferite e piaghe a lenta risoluzione.
Possono essere utilizzate con proprietà digerenti leggermente antisettiche e riepitalizzanti. I frutti, più ricchi in tannini, hanno proprietà astringenti, vasocostrittrici, antinfiammatorie, antiemorragiche e vengono impiegati per via interna ed esterna nel trattamento delle varici e delle emorroidi in quanto tonificano la muscolatura liscia della parete venosa così come i muscoli lisci della vescica, al punto tale di impedire la perdita involontaria di urina durante la notte. Il legno bollito viene usato come pediluvio nell’iper sudorazione dei piedi.