Il nome generico gentiana deriva dal greco “gentiane” che secondo Plinio si riferisce a Genzio, re dell'Illiria, il quale avrebbe fatto conoscere per primo le proprietà medicamentose della radice di questa pianta, "lutea" = giallo, riferendosi al colore del fiore.
PROPRIETÀ ED UTILIZZO
Ѐ considerata una delle piante più valide nel campo fito-terapeutico per le sue proprietà digestive e febbrifughe. Della pianta si utilizza la radice rigorosamente essiccata, mai fresca, che viene prevalentemente impiegata dall'industria liquoristica per la fabbricazione di amari, vini aromatizzati e sciroppi e da quella dolciaria per composizioni di pastiglie e caramelle.
I suoi principi attivi sono l'amarogentina e genziopicrina, sostanze con una capacità amaricante tra le più spiccate esistenti in natura e non sono presenti né tannino e né amido, determinando così un'azione amaro-tonica senza effetti astringenti ed irritanti per l'apparato digerente.
Le sue proprietà sono amaro-toniche, aperitive e stomachiche, favorendo l'appetito se assunta prima dei pasti, mentre dopo i pasti facilita la digestione e l'insufficienza epatica. Stimola inoltre la produzione di leucociti utili per combattere le astenie e le convalescenze da malattie infettive, è da ritenersi un buon depurativo del sangue, utile perciò contro le affezioni reumatiche e gotta. Da sempre usata come antielmintico per i bambini, ottimo come febbrifugo da essere ritenuto anche un buon succedaneo del chinino per combattere la malaria.