La Glycyrrhiza glabra, comunemente detta liquirizia, deve il suo nome principalmente alla sua piacevolezza al gusto infatti la sua denominazione deriva dall’unione della parola greca glycos , cioè dolce con la parola, sempre greca, rhizos cioè radice indicando quindi una “radice dolce”. Già nota nell’antichità viene nominata anche da Teofrasto che la chiama radice di Siria o anche Scithica riferendosi all’ampio uso che di essa sembra facessero gli Sciti.
PROPRIETÀ ED UTILIZZO
La liquirizia è utilizzata in erboristeria e nella medicina cinese, in cucina per la preparazione di dolci, caramelle e tisane ed infine è utilizzata come additivo per le sigarette insieme al cacao. La tradizione popolare annette alla radice di liquirizia diverse proprietà farmacologiche: digestiva, antinfiammatoria, depurativa, diuretica e protettiva della mucosa. Le foglie dalle proprietà cicatrizzanti, antibatteriche e antinfiammatorie vengono usate fresche.
Antiulcera, emolliente, rinfrescante, espettorante, corticostimolante ed antiflogistica. In commercio la radice può essere trovata in bastoncini da masticare, tagliuzzata per decotti e tisane, in confetti preparati con estratto di liquirizia pura, ridotta in polvere e in succo (estratto nero) come dolcificante e correttivo del sapore nell'industria farmaceutica. L'estratto di liquirizia è diffuso soprattutto in Calabria. Già Ippocrate la consigliava contro la tosse.