Con l’arrivo dell'autunno e dell'inverno molte persone iniziano ad avvertire fastidi articolari più intensi o frequenti.
Infatti, le basse temperature possono influenzare negativamente il benessere delle articolazioni, soprattutto in chi è predisposto a disturbi a carico delle strutture connettive o a una maggiore sensibilità muscolare e circolatoria.
In questo articolo vedremo insieme il legame tra freddo e articolazioni e le cause che possono portare a rigidità e disagio nei mesi invernali, dandoti alcuni consigli per integrare soluzioni naturali nella tua routine quotidiana.
Perché il freddo influisce sul benessere articolare
Durante i mesi più freddi il nostro organismo adotta una serie di risposte fisiologiche per preservare il calore. Questi adattamenti, seppur naturali, possono influenzare negativamente l'equilibrio articolare.
Le variazioni della pressione atmosferica, frequenti in autunno e inverno, possono portare a una leggera espansione dei tessuti intorno alle articolazioni. Questo fenomeno tende a stimolare le terminazioni nervose, soprattutto in persone con articolazioni già sensibili, generando fastidi localizzati.
A ciò si aggiunge la vasocostrizione: per trattenere il calore corporeo, i vasi sanguigni si restringono, riducendo l’afflusso di sangue alle estremità. Il risultato è una sensazione di irrigidimento e minor elasticità articolare.
Il freddo comporta anche una maggiore tensione muscolare, dovuta alla contrazione involontaria dei muscoli. Questo meccanismo, pensato per produrre calore, può accentuare la rigidità, specialmente al risveglio o dopo lunghi periodi di inattività.
Alcune teorie ipotizzano infine che il liquido sinoviale – fondamentale per la lubrificazione delle articolazioni – possa diventare più viscoso con il freddo, contribuendo a una minore scorrevolezza nei movimenti.
Dove si manifestano più frequentemente i disturbi articolari da freddo
I disturbi articolari legati al freddo tendono a concentrarsi in specifiche zone del corpo, dove le articolazioni sono maggiormente esposte o sollecitate:
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Le ginocchia sono spesso coinvolte, in quanto sopportano il peso corporeo e risentono della riduzione del flusso sanguigno periferico.
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Le spalle e i gomiti possono manifestare fastidi a causa della postura e dell'esposizione diretta alle basse temperature, specie durante attività all'aperto.
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Le mani, incluse le dita e i polsi, sono estremamente sensibili: essendo terminali, sono tra le prime a essere colpite dalla vasocostrizione.
- La schiena, in particolare la zona lombare, può irrigidirsi con il freddo, specialmente nei soggetti che svolgono lavori statici o in ambienti non riscaldati.
Strategie quotidiane per proteggere le articolazioni nei mesi freddi
Uno stile di vita attento e costante può fare la differenza nei mesi freddi.
Il movimento moderato, eseguito con regolarità, è un alleato fondamentale: attività semplici come lo stretching mattutino o la camminata quotidiana aiutano a mantenere attiva la circolazione e migliorano la mobilità articolare.
Indossare un abbigliamento adeguato è altrettanto importante. Vestiti a strati, tessuti termici, guanti e sciarpe aiutano a proteggere le zone più sensibili dalle basse temperature. Le articolazioni delle mani, ad esempio, traggono grande beneficio da una protezione mirata durante l’esposizione all’aperto. Oltre al freddo anche l’umidità può accentuare la percezione di disagio articolare, soprattutto al chiuso. Utilizzare deumidificatori e mantenere una temperatura stabile negli spazi interni contribuisce a creare condizioni più favorevoli per il benessere articolare.
Supporto naturale per il benessere articolare
In caso di disturbi legati al freddo, puoi lenirli utilizzando due soluzioni naturali: assumere integratori alimentari specifici ed effettuare massaggi con oli essenziali. Possono essere usati da soli o insieme, a seconda delle tue esigenze.
Integrazione alimentare a supporto delle articolazioni
Tra i rimedi naturali più utili nei mesi freddi, troviamo alcune piante e vitamine che supportano in modo specifico la funzionalità articolare:
- La Boswellia, nella tradizione ayurvedica viene impiegata come rimedio per il trattamento dei reumatismi. La gommoresina contiene un olio essenziale, i cui componenti principali sono gli acidi boswellici, come l’acido acetil-11-cheto-beta-boswellico (AKBA) (1): dai dati provenienti da studi clinici randomizzati, l’assunzione giornaliera di estratto di boswellia sembrerebbe migliorare dolore, gonfiore e mobilità in pazienti con osteoartrite del ginocchio (2)
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Lo Zenzero viene adoperato da 3000 anni sia come spezia sia come rimedio erboristico (3). Il suo rizoma contiene un’oleoresina ricca di composti bioattivi, capaci di promuovere la riduzione dei processi infiammatori a livello cartilagineo (3). Inoltre, i gingeroli si legano ai recettori vanilloidi TRPV1, conferendo proprietà analgesiche alla pianta (4)
- La vitamina C riveste un ruolo chiave, in quanto interviene nella funzionalità articolare riducendo i danni provocati dallo stress ossidativo su polisaccaridi della cartilagine e collagene, garantendone il corretto assemblaggio (5).
Praticare massaggi sui punti interessati, applicando specifiche pomate a base di estratti vegetali, costituisce una strategia utile per donare rapido sollievo ai disturbi articolari:
- L’estratto di arnica e la boswellia favoriscono il rilassamento muscolare e aiutano a contrastare la sensazione di tensione nelle zone più sensibili.
- Il mentolo, insieme all’olio essenziale di menta piperita, dona un effetto rinfrescante iniziale seguito da una sensazione di distensione.
Questa sinergia tra elementi riscaldanti e rinfrescanti può risultare particolarmente efficace nelle giornate fredde, quando le articolazioni sembrano più "bloccate".
Quando rivolgersi a un professionista
Ascoltare i segnali del proprio corpo è fondamentale. Se i disturbi articolari si manifestano con frequenza, peggiorano o iniziano a interferire con le attività quotidiane, è opportuno valutare un confronto con un professionista.
Nei casi più lievi o occasionali, il tuo erborista o farmacista di fiducia può offrire un primo supporto con consigli pratici e integratori specifici. In presenza di disturbi più marcati o persistenti, è consigliabile rivolgersi a un fisioterapista o a un medico specialista per valutazioni più approfondite.
Bibliografia
1. Mannino, G.; Occhipinti, A.; Maffei, M.E. Quantitative Determination of 3-O-Acetyl-11-Keto-βBoswellic Acid (AKBA) and Other Boswellic Acids in Boswellia Sacra Flueck (Syn. B. Carteri Birdw) and Boswellia serrata Roxb. Molecules 2016, 21, 1329.
2. Jung, J.I.; Lee, H.S.; Kim, R.; Kim, E.J. Anti-Osteoarthritis Effect of Enriched Boswellia serrata Gum Resin Extract in SW1353 Chondrocytes. J. Korean Soc. Food Sci. Nutr. 2023, 52, 460–4712.
3. J.Szymczak et al., Zingiber Officinale Roscoe: The Antiarthritic Potential of a Popular Spice—Preclinical and Clinical Evidence, Nutrients. 2024 Mar 5;16(5):741. doi: 10.3390/nu1605074
4. Dissanayake K.G.C. et al., A Review on Medicinal Uses of Zingiber officinale (Ginger) Int. J. Health Sci. Res. 2020;10:142–148. 7. Young H.-Y. et al., Analgesic and Anti-Inflammatory Activities of [6]-Gingerol. J. Ethnopharmacol. 2005;96:207–210. doi: 10.1016/j.jep.2004.09.009.
5. Biniecka M et al. Oxidative damage in synovial tissue is associated with in vivo hypoxicstatus in the arthritic joint. Ann Rheum Dis 2010; 69:1172-1178